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L’isola di Alicudi

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L’ isola di Alicudi , è tra le più piccole  dell’arcipelago Eoliano  e la più occidentale  .  Essa , visibile anche da Palermo, si trova a circa  34 miglia marine ad ovest di Lipari  ed è dominata dal Monte  Filo dell’Arpa  con  forma  circolare  e con una superficie di quasi 5 km. quadrati .   Trattasi di un vulcano spento circa 150 milioni d’anni fa , con una altezza  di 675 mt. sul livello del mare  e che  nasce da  una profondità  di  1500 mt.   Le sue coste sono molto impervie e a strapiombo sul mare e la parte abitata è solamente  nel versante sud . Le abitazioni sono ubicate  in sei agglomerati  molto piccoli  e  non ci sono ne  banche  ne  farmacie,   e le strade…

Il vecchio porto della cala

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L’insenatura della Cala  è il porto più antico di Palermo   ed è  un arco di mare che si addentra  nel centro storico della città tra la via F.sco Crispi e il Foro Italico .  Furono i Fenici a sfruttare  per primi questa insenatura naturale  dove sfociavano i fiumi Kemonia e Papireto  ( più tardi deviati ) ,  per costruire l’originario approdo della città. La Cala rimase il principale porto fino al XVI secolo, periodo dopo il quale  cominciò ad espandersi l’aria portuale sia verso ovest ( S.Lucia) che verso est ( S.Erasmo)  fino ad essere costruito un nuovo e più grande approdo , che è quello attuale.  La cala però comincio’ ad essere oggetto di attenzione da parte degli urbanisti ed architetti del centro storico…

L’isola di Lipari

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Lipari è  la maggiore isola  dell’arcipelago, lunga circa 10 km e larga 5 , la giurisdizione del  suo Comune  comprende tutte le altre isole  (tranne Salina )   e  in essa  vi abita la stragrande maggioranza  dei cittadini Eoliani.  Incastonata in coste alte e  rocciose con faraglioni e grotte, Lipari culmina nel  Monte Chirica  a  600 mt. slm . L’entroterra è coltivato a vigneti che producono la pregiatissima malvasia. Dell’antico vulcanesimo rimangono ancora le numerose sorgenti di acqua calda e una costante attività fumarolica . Il paese di Lipari, raggiungibile con i traghetti e con gli aliscafi (approdo a Sottomonastero e marina Lunga) , ha importanti vestigia archeologiche, comprendenti le capanne ovali dell’età del bronzo e del ferro. Il centro storico è contenuto nell’area dell’antico castello edificato…

Ristoranti a Vulcano

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In questa sezione troverete i migliori ristoranti a vulcano dove poter trascorrere una bella serata mangiando specialità del luogo. L’isola è  piena  di trattorie ristoranti e wine bar, dove è consigliabile  gustare le prelibatezze della cucina locale e non;  eccone  alcuni:   IL CRATERE Via Porto Levante tel. 090 9852045 VINCENZINO Via Porto Levante 25 tel. 090 9852016 IL PALMENTO Via Porto Levante (accanto pozza dei fanghi) tel. 090 9852552 TRATTORIA DA PINA Località Gelso tel. 368 668555 DON PIRICUDDU Via Lentia tel. 339 2626143 FICODINDIA Via Anna Magnani tel. 335 7609452 L’APPRODO  Via Anna Magnani tel. 090 9852426 CANTINE STEVENSON Porto Levante tel. 090 9853247 PIZZERIA MARI DEL SUD Baia di Ponente tel. 090 9852811 DIAVOLO DEI POLLI Via Cardo tel. 0909853034 MARIA TINDARA…

Spaghetti alla eoliana

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  Spaghetti alla eoliana Ingredienti per 4 persone: 400 gr di spaghetti, 10 pomodorini, 1 spicchio d’aglio, 100 gr di capperi di piccolo calibro, 50 gr di olive verdi, 50 gr di olive nere, basilico, origano, peperoncino rosso in polvere, olio e sale. Procedimento: Dissalare i capperi, scolateli e strizzateli in maniera delicata, tritateli grossolanamente con le olive verdi e nere snocciolate,  fare appassire questo trito in un tegame con dell’olio insieme allo spicchio di aglio. Aggiungere i pomodorini spezzettati, il sale, delle foglioline di basilico, una presa di origano e una di peperoncino rosso, portando questa salsa a giusta cottura, cuocere  al dente  gli spaghetti, scolarli e condirli velocemente con la salsa aromatizzata. Versione semplificata, che prevede un soffritto ottenuto con capperi, qualche acciuga…

La Cattedrale di Palermo

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Eretta nel  1185 dall’ Arcivescovo Gualtiero Offamilio  sull’area  della prima basilica che i  Saraceni avevano trasformato in  moschea,  ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti; l’ultimo è stato alla fine del Settecento  ( 1767),  quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l’interno su progetto di  Ferdinado Fuga . I lavori ebbero inizio solo dal 1781,  eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano  Giuseppe Venanzio Marvuglia  e durarono fino al  XIX secolo  inoltrato.  Gli interventi del  Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali dei progetti dell’architetto fiorentino, che pensava invece di conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle navate e l’originario soffitto ligneo. Il restauro cambio’ l’aspetto originario del complesso, dotando la chiesa della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo…

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