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l’ isola di Vulcano

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L’ Isola di Vulcano è una delle sette splendide isole che formano l’arcipelago Eoliano situato nel mar Tirreno a Nord delle coste siciliane . Le isole Eolie rappresentano una meta turistica molto ambita e richiesta e sono facilmente raggiungibili con aliscafi e navi di linea . Venendo verso nord dalla Sicilia , Vulcano e’ la prima che si incontra ed e’ separata da Lipari da un canale di appena 800 metri.

L’isola anticamente era chiamata Hierà (sacra) perche’ dimora del Dio Efesto, poi Thermessa (calda) e consacrata al Dio Vulcano. E’ un’isola molto affascinante per i suoi straordinari colori, le rocce sono rosse, viola, gialle, e bluastre per la presenza di zolfo, allume, ferro e materiali vulcanici che nel tempo si sono stratificati. L’isola è formata da 4 edifici vulcanici: Vulcano Piano, Fossa di Vulcano , Vulcanello e Lentia. L’unico rimasto in attività è la Fossa di Vulcano ( o Gran Cratere ) la cui ultima eruzione risale al 1888-1890. Da quell’epoca ad oggi l’attivita’ si e’ ridotta solamente a fenomeni fumarolici con emissione di gas che si notano lungo il cono del cratere.

Turisticamente l’isola è molto frequentata, oltre che per le sue bellezze naturali, anche per le sue acque termali. La fossa naturale dei fanghi sulfurei, che si trova nella Baia di Levante, è di alto valore terapeutico ed indicatissima per la cura di otiti, riniti, sinusiti, forme reumatiche e artrosi. Molto suggestiva e frequentata la Baia di Ponente, per la sua spiaggia di sabbia nera e finissima, con le sue caldissime acque dovute ai gas vulcanici .

Consigliate le escursioni a Vulcanello, a Capo Grillo,e al Grande Cratere da cui si gode un panorama straordinario e unico . Non e’ da meno il periplo dell’isola in motobarca con visita alle due baie di levante e ponente, a Vulcanello, alla grotta del Cavallo, alla spiaggia di Gelso e alle grotte dell’Allume . L’isola di Vulcano è collegata alle altre isole dell’Arcipelago con aliscafi e navi di linea; sull’isola si trovano tutti i servizi, dagli alberghi, ai negozi, ai ristoranti, bar, noleggi barche, auto e moto, insomma tutto quello che serve per vivere una comoda e accattivante vacanza .

E’ opportuno ricordare che le Isole Eolie sono state dichiarate dell’UNESCO, patrimonio dell’umanita’ .

Nel menu’ del nostro sito ” Itinerari in Sicilia > Vulcano ” troverete  utili informazioni  per trascorrere  la vostra vacanza in piena autonomia  e  con tante  possibilita’ di scelta sui Vostri itinerari.

Vulcanologia e storia del vulcano

Vulcano è il nome di uno dei vulcani più conosciuti nell’area del Mediterraneo, si trova sull’isola omonima nell’arcipelago delle Eolie. La parola vulcano, usata per i siti geologicamente attivi, deriva dal nome di questa montagna e dell’isola, e devono il loro nome al dio romano del fuoco Vulcano , che risiedeva secondo la tradizione classica, sull’isola (come anche i Ciclopi ).

Generalità

Come tutti i vulcani italiani, si è formato a causa del movimento della zolla africana, che muovendosi verso il Nord esercita una forte pressione su quella euroasiatica. Vulcano raggiunge un’altitudine di 386 metri. Esso si eleva come formazione collinosa al centro dell’isola, nei pressi di Porto Levante. Il pendio presenta residui di vario tipo (paesaggio sabbioso, materiali porosi tipo pomice, residui più vetrosi , ossidiana ).

La vegetazione si riduce man mano che progredisce l’altitudine. Alle medie altezze cresce solo la ginestra ; in prossimità del cratere principale il terreno è completamente nudo.

Il Gran Cratere della fossa

È quello principale, dal diametro di circa 500 metri. Il bordo è situato ad un’altitudine di 386 m, ma circondato da pendii che conducono ad altezze maggiori (monti Lentia).

Altri crateri

Nelle vicinanze del Gran Cratere della fossa si trovano i resti di altri due crateri:

1. Vulcano vecchio o vulcano Piano è situato verso sud: comprende le due cime del Monte Saraceno e del Monte Aria, che raggiunge l’altitudine di circa 500 m. Si tratta dell’edificio vulcanico originale, tuttora il più alto dell’intero complesso.

2. Il Lentia, a nord-ovest, è di dimensioni molto minori .

Oltre, al Gran Cratere, Vulcano vecchio e al Lentia, si ricorda un complesso periferico, i coni di Vulcanello, uniti da un istmo all’isola di Vulcano.

Attività nell’antichità

Negli ultimi millenni, Vulcano ha prodotto una mezza dozzina di eruzioni devastanti. Il cratere della Fossa era attivo, a intervalli irregolari, già dall’antichità, come documentato da scrittori classici (Tucidide nel II sec. a C.) , in questa epoca, pare si sia verificata un’attività eruttiva talmente forte da essere udibile fino in Sicilia. Dopo questa data, il cratere della Fossa iniziò una prolungata fase di riposo.

Nel II secolo a.C., accanto all’isola di Vulcano, emerse dalle acque il nuovo cratere di Vulcanello, che, diede origine ad un’isoletta situata accanto all’isola madre. Anche questa eruzione fu documentata nell’antichità classica. Da allora e fino al sesto secolo dopo Cristo vi fu una fase di riposo .

Attività recente

Tra il 1727 ed il 1739 è ripresa l’attività del Gran Cratere; in seguito a questo risveglio eruttivo, si è osservata la colata lavica delle pietre cotte (ossidiana). La cenere fuoriuscita è caduta su Lipari, Salina e Stromboli nonché sulla costa siciliana antistante. Sono inoltre documentate ulteriori eruzioni nel 1771 e 1783 .L’ultima eruzione si è verificata tra il 1888 e 1890. Quest’ultima era stata preannunciata due anni prima,nel 1886 da un’eruzione freatica (cioè provocata dal vapore formatosi in seguito al riscaldamento di acqua). Le ultime eruzioni di questa serie sono state di tipo vulcaniano : dal Gran Cratere sono state catapultate delle cosiddette bombe a crosta di pane (lava solidificata) e cenere. In quella occasione, fu organizzata dal governo una spedizione di ricercatori. In particolare, l’eruzione fu documentata dal famoso sismologo Mercalli .

Vulcano oggi

Dai tempi dell’ultima violenta eruzione si registra soltanto l’attività delle fumarole, dunque di esalazioni vulcaniche che consistono nella produzione di vapore e gas vulcanici. Si tratta soprattutto dello zolfo, che grazie all’azione dei batteri contribuisce alla formazione di una patina colorata sulle superfici del terreno e dei sassi.

L’attività delle fumarole è documentata da secoli ed è proseguita a fasi alterne fino ai giorni nostri. Se negli anni settanta era molto modesta, a cavallo tra gli ottanta e novanta si registrò un’attività maggiorata che destò serie preoccupazioni.

Sulla spiaggia, a Porto levante, l’acqua ed il fango vengono riscaldati dal calore dell’anidride solforosa prodotta dalle fumarole più deboli. Questa piccola area costiera è famosa da molto tempo per l’attività balneare: i bagni di fango di Vulcano hanno infatti la fama di giovare alla pelle e di avere effetti terapeutici per malattie reumatiche .

Ulteriori ed aggiornate informazioni possono essere attinte dal sito dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia :

INGV : http://www.ingv.it/vulcani/stato-dei-vulcani-attivi-italiani/

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